DEICHSEL_2017_it
Forze 57 Lavorare in sicurezza con carrelli elevatori a timone 14. Le forze statiche e dinamiche 14.1 Carico a pavimento, carico per asse, carico puntiforme Carico a pavimento Ogni carrello elevatore ha un interasse. La di- mensione risulta dalla distanza degli assi e delle ruote. Più essi sono distanti tra loro, maggiore è l’interasse. Il peso proprio agisce sul pavimento attraverso le ruote. Come «carico per asse» si intende la forza che le rote di un asse esercitano sul fondo. Nella singola ruota posteriore di un carrello a tre ruo- te il carico per ruota corrisponde al carico per asse. Carico puntiforme Il carico per asse si trasferisce al pavimento me- diante la piccola superficie di contatto delle ruo- te. Pertanto direttamente sotto le ruote agiscono grandi forze. Questa forza che agisce diretta- mente sul fondo viene definita nelle istruzioni per l’uso «carico di contatto» o «carico puntiforme». E’ importante quando il fondo è troppo poco sta- bile e potrebbe cedere. 14.2 Variazione del centro di gravità e del carico per asse Nel lavoro con carrelli elevatori due fattori sono determinanti: • la posizione del centro di gravità e • il carico per asse. Spostamento del baricentro del carico Ogni corpo ha un suo baricentro. Esso è invisibile ma è quel punto di un corpo al quale lo si potreb- be appendere in modo da metterlo in equilibrio. Dopo la presa a bordo del carico massimo il carico per asse sulle ruote nei bracci portanti di un carrello elevatore a timone è quasi sei volte maggiore del carrello privo di carico. 800 kg 400 kg 2300 kg 900 kg 1200 kg 2000 kg 1200 kg Esempio: Carrello elevatore a timone; Capacità di carico 2 t. Carico puntiforme sotto la ruota motrice e le ruote delle forche.
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